TATIANA VANINI DI RECENSIONI.COM LEGGE E RECENSISCE IL SIGILLO DEI PADRI FONDATORI
16 GENNAIO 2023: Tatiana Vanini legge e recensisce IL SIGILLO DEI PADRI FONDATORI.
Un romanzo avvincente e appassionante: "Il sigillo dei padri fondatori" è uno di quei libri che non si riescono a posare, per ore di lettura immersiva e di grande soddisfazione. Marco Caciolli ha una penna scorrevole, descrittiva, capace di rendere chiare e pregne di adrenalina le scene di azione, ma non solo quelle. Nelle pagine, dense, condensate, dove non si trova una parola di troppo, e nessuna in meno, trovano spazio nozioni storiche che riguardano fatti, oppure edifici, rendendo il teatro del romanzo tridimensionale e formativo, una formula che lo arricchisce, lo rende ancora più curioso e piacevole. Ci accorgiamo ben presto che dietro alla costruzione letteraria c'è un grande studio, attenzione ai particolari, un lavoro attento che poi viene reso con una trama che si identifica in un ritmo sostenuto. All'inizio rimaniamo un po' spiazzati davanti alla piega economica che il romanzo sembra prendere. Documenti, atti governativi e banche. Ci aspettavamo una caccia al tesoro stile Dan Brown e ci ritroviamo a tu per tu con argomenti complessi, che non sono conversazione quotidiana di tutti. Eppure ben presto leggiamo e ascoltiamo l'autore: ci sta spiegando e mostrando un aspetto importante nella vicenda, che muoverà gli eventi portandoci a riflettere. L'uomo ha creato da solo le proprie catene, con l'idea di far bene si è costruito una prigione dura, cattiva e inesorabile: gli istituti bancari e il modo in cui viene amministrato e gestito il flusso di denaro. "Il sigillo dei padri fondatori" è un thriller dalla trama complessa, con schieramenti avversi in gioco, pieno di tensione che sale, di bugie e doppi giochi. La parte avventurosa si fonde meravigliosamente con quella di ricerca, sostenuta da tanti scontri, dialoghi dinamici e credibili e personaggi che agiscono e ci portano con loro nella storia. Le figure che si muovono nell'opera sono da un lato chiaramente schierate, dall'altro mostrano ambiguità, soprattutto per il nome in codice con cui è identificata una di loro: Ianus, ovvero il Giano Bifronte che qui interpreta la serpe in seno. Vedere questo personaggio agire e non sapere quale sia il suo volto, stuzzica l'ingegno del lettore a indovinare chi sia prima della rivelazione. "Il sigillo dei padri fondatori" regala una lettura che porta via e cattura, arricchita da un argomento di fondo che porta a pensare, a riflettere e interrogarsi. Emozioni, sensazioni, ma anche profondità e un aspetto storico curato, fanno di questo libro un grande libro, tutto da scoprire. (Tatiana Vanini) |